Cos’è una visita tricologica?
Quando rivolgersi a un dermatologo tricologo e perché.
Quando si ha a che fare con capelli molto grassi o eccessivamente secchi, quando ci si scontra con la seborrea, quando ci sono continui problemi di forfora, quando si manifesta una repentina caduta dei capelli, insomma, quando ci sono delle anomalie a livello di chioma e cuoio capelluto, si rende necessario effettuare una visita tricologica. Una volta determinate le cause, sarà poi più facile decidere i trattamenti da seguire per risolvere l’eventuale problema. Vediamo in concreto come si svolge questa visita.
Come avviene l’anamnesi
Il primo momento caratteristico di una visita tricologica è l’anamnesi, ovvero un colloquio attraverso il quale il tricologo raccoglie importanti informazioni personali e familiari. Le domande del dermatologo sono dunque tese ad analizzare lo stile di vita, la storia clinica, le abitudini alimentari e tutti i possibili fattori che possono avere a che fare con il problema accusato dal paziente.
Esame obiettivo
Dopo aver parlato a lungo con il paziente, il dermatologo passa al monitoraggio dei capelli e della cute sottostante. Questo passaggio viene effettuato con l’ausilio di appositi dispositivi, come ad esempio le microcamere ad alta risoluzione, per ingrandire direttamente a monitor le immagini del cuoio capelluto, e le lampade dermatologiche.
Pull test
Se il paziente lamenta un’anomala caduta dei capelli, la visita tricologica può procedere con un pull test, per verificare la resistenza dei capelli alla trazione. Molto semplicemente, il dottore tira leggermente i capelli del paziente, per poi controllare la quantità e la qualità dei capelli che si staccheranno dal cuoio capelluto.
Wash test
Altro esame molto usato in tricologia e particolarmente indicato per chi lamenta una significativa caduta dei capelli. Consiste nel far lavare la testa del paziente in un apposito recipiente o lavandino, per poter contare e osservare i capelli che cadono durante il lavaggio e trarne così un importante riferimento diagnostico.
Tricogramma
Molte visite tricologiche mirate a capire le cause dell’alopecia vengono completate dal tricogramma, il quale consiste nell’esame microscopico dei capelli, al fine di valutarne il ciclo vitale. Il dermatologo preleva – mediante strappo – 50 o più capelli in zone specifiche, per poi individuare attraverso l’utilizzo di un microscopio la fase di crescita in cui questi si trovano.
Diagnosi e trattamenti
La visita tricologica si conclude con la diagnosi e con la proposta di terapie individuate dallo specialista. In base ai dati raccolti è possibile pianificare un trattamento che possa lenire eventuali stati infiammatori del cuoio capelluto e, in molti casi, rallentare o persino fermare il processo di caduta dei capelli.